La V di Gravner si riappropria del suo significato romano:

il numero 5.

In numerologia il V è legato all’archetipo del Cercatore, che punta alla gioia e alla propria libertà. Una figura che si manifesta come complemento all’Archetipo del Guerriero, risponde al richiamo dello spirito e si avventura verso i misteri centrali dell’esistenza umana. Il cammino del Cercatore richiede il coraggio di oltrepassare i limiti dell’Io per accedere alla conoscenza intrinseca nel dominio della psiche collettiva.

Tra le figure divine che sovrintendono a queste crisi iniziali e alle fasi di metamorfosi, Dioniso-Bacco si erge come la metafora della frattura dell’Io a favore del ristabilimento della consapevolezza spirituale totale. Come dio del vino e della vegetazione, Dioniso-Bacco rappresenta l’essenza stessa della vita: è il numero 5 incarnato come Archetipo della vita.

Il Cercatore non può definire ciò che gli manca, ma anela a quel misterioso qualcosa che trascende la routine quotidiana; è una ricerca di significato. Egli non si ferma di fronte a nulla pur di scoprire la verità sul cosmo e il significato dell’esistenza umana, avventurandosi nell’ignoto con il coraggio di liberarsi dalle dipendenze e da tutto ciò che lo limita. Il caso, ma forse no, ha voluto che sulle nostre prime etichette campeggiasse proprio l’effige di Bacco, sostituita in seguito da una vite di ribolla allevata ad alberello.

Ed ecco che la ricerca trova la sua risposta,

il viaggio trova la sua fine,

il dilemma trova la sua soluzione.